mercoledì, Aprile 24, 2024

Accusa di tentato omicidio per due sorelle jatine

SAN GIUSEPPE JATO. Domenica scorsa, una lite fra vicini, per futili motivi, aveva provocato il ferimento di due coniugi jatini.

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Officina Inzirillo


Secondo la ricostruzione dei militari, resa possibile anche grazie alle testimonianze dei presenti, L.C.R.M., incitata dalla sorella L.C. M.P., avrebbe sparato dalla propria abitazione diversi colpi di pistola ad aria compressa all’indirizzo di due coniugi, colpendo l’uomo  al braccio e la donna al volto.

L’ intervento dei carabinieri ha portato all’arresto in flagranza delle sorelle per tentato omicidio, mentre una perquisizione effettuata presso la loro abitazione ha portato al ritrovamento, oltre della pistola ad aria compressa, anche di una carabina ad aria compressa, di una balestra con dei dardi ad alto potenziale offensivo e di un dissuasore elettronico ad alto voltaggio.

Le vittime, trasportate presso l’Ospedale “Civico” di Palermo, dopo le cure del caso sono state giudicate non in pericolo di vita, anche se la donna dovrà essere sottoposta ad intervento chirurgico per la rimozione di alcune schegge dal viso.

In quella stessa circostanza veniva tratto in arresto per il reato di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, anche L.C.S., fratello delle donne. L’uomo si sarebbe rifiutato di fornire ai militari dei video ripresi con il suo smartphone, con i quali venivano immortalate le varie fasi dell’acceso diverbio trasceso in violenza, opponendo contro i militari dell’Arma atti di violenza verbale e fisica.

Al termine delle formalità di rito e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria le due donne venivano tradotte presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo in attesa di udienza di convalida del G.I.P. del Tribunale di Palermo, mentre l’uomo, dopo la celebrazione del rito direttissimo, veniva sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.


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