giovedì, Aprile 25, 2024

Beni confiscati, un campo estivo dedicato agli studenti del territorio

SAN GIUSEPPE JATO. “PartecipiAmo – San Giuseppe Jato e la sua storia”, è il titolo del campo estivo organizzato quest’anno da Libera. L’iniziativa ha coinvolto nei giorni scorsi una delegazione di studenti delle scuole medie di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Altofonte. L’emergenza Covid-19 ha –infatti – modificato anche l’agenda dei progetti formativi organizzati sui beni confiscati alla mafia. “Nonostante l’estate anomala, segnata ancora dagli effetti dell’ondata epidemiologica, Libera non ha rinunciato a mantenere viva la tradizione dei campi estivi rivolti alla formazione dei giovani”, spiega il coordinatore Francesco Citarda.

Pubblicità

Ogni anno studenti e lavoratori da tutta Italia

Ogni anno in Sicilia arrivano studenti e lavoratori, provenienti da diverse regioni d’Italia. Con l’obiettivo di conoscere l’esperienza di chi ha creato impresa sociale attraverso il riutilizzo di beni strappati ai boss. Quest’anno invece è toccato ai giovani del territorio. Nel campo organizzato dal Presidio di Libera “Giuseppe Di Matteo e Mario Nicosia” sono stati coinvolti ragazze e ragazzi delle scuole medie del comprensorio. “L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – era entrare in connessione con la nostra storia e con il territorio attraverso l’approfondimento di aspetti come l’evoluzione del fenomeno mafioso, il contrasto alla criminalità e la gestione dei beni confiscati”.

Gli studenti hanno così visitato due luoghi delle memoria: il Giardino di contrada Giambascio e Portella della Ginestra. Ma anche la cantina Centopassi e l’agriturismo Portella della Ginestra, nate su due beni sottratti alla mafia e gestiti dalla cooperativa Placido Rizzotto Libera Terra. Una tappa è stata dedicata inoltre alla biblioteca comunale, riaperta nel 2014 dopo cinque anni di chiusura.

“I ragazzi hanno appreso attraverso il gioco e la testimonianza e si sono espressi utilizzando la parola scritta, il racconto orale, i colori dei dipinti e la creatività manuale”, raccontano i volontari. Il progetto, destinato ad essere ripetuto, si è avvalso della collaborazione dell’amministrazione comunale jatina. A seguire gli incontri c’era –infatti- l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione Elina Rumore. (LEAS)

Giornale di Sicilia del 29/07/2020

Pizza in Piazza


Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari