giovedì, Marzo 28, 2024

Chiusura e demolizione per la ditta Sottile

Un’ordinanza di chiusura ed una di demolizione: due tegole si abbattono sulla ditta “Due S Sottile Srl”, che commercializza materiali per l’edilizia, ma non avrebbe tutte le autorizzazioni necessarie.

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I provvedimenti emessi nei giorni scorsi dall’ufficio tecnico comunale arrivano dopo un lungo “braccio di ferro” tra l’azienda di contrada Bassetto e il Comune.
Il primo provvedimento di demolizione era scattato, infatti, lo scorso 30 gennaio, dopo un sopralluogo di vigili urbani e carabinieri. A marzo però il Tar aveva accolto il ricorso dei titolari e sospeso quell’ordinanza di demolizione. I giudici avevano preso atto che il provvedimento era stato adottato dopo un’istanza di sanatoria presentata la mattina del 22 gennaio.

Lo stesso giorno in cui, nel pomeriggio, il comando di polizia municipale eseguì il sopralluogo. In pratica il Comune, che non si costituì in giudizio, prima di ordinare la demolizione avrebbe dovuto valutare “la conformità dei manufatti”. Di qui la decisione del giudice di sospendere l’efficacia del provvedimento di demolizione e di fissare la prima udienza al marzo del 2020.


Dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale per infiltrazioni mafiose e con l’arrivo dei commissari, il Comune è però corso ai ripari: a settembre ha espresso parere negativo alla richiesta di sanatoria e nei giorni scorsi ha annullata la precedente ordinanza di demolizione, emettendo una nuova.

Lo show-room e il deposito sarebbero stati, infatti, realizzati “senza alcun titolo abilitativo”. La demolizione riguarda tre costruzioni: un capannone di 500 metri quadri con soppalco destinato ad esposizione; un deposito di quasi 800 metri quadri ed un’abitazione di 50 metri quadri. Opere realizzate dalla ditta dei fratelli Alessandro e Domenico Sottile, che avranno a disposizione 90 giorni per rimuovere l’abuso edilizio e ripristinare i luoghi.

Ordinanza di chiusura per mancanza di autorizzazioni

Nel frattempo è arrivato però anche un altro provvedimento: la chiusura immediata della sede operativa per esercizio abusivo di vendita al dettaglio. L’ordinanza, immediatamente successiva a quella di demolizione, è formata dal responsabile dell’area tecnica comunale. Dai controlli dei vigili urbani è, infatti, emerso che la ditta vende materiali anche al dettaglio. Nella segnalazione certificata di inizio attività avrebbe indicato però solo il commercio all’ingrosso. Di qui la multa da 3 mila euro e la chiusura immediata del punto vendita. (LEAS)

LEANDRO SALVIA



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