venerdì, Marzo 29, 2024

Ispettori antimafia a Mezzojuso

MEZZOJUSO. Ispettori antimafia al Comune dopo gli scontri in diretta Tv tra il sindaco Salvatore Giardina e il conduttore Massimo Giletti. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha deciso di inviare degli ispettori nel comune al centro di una bufera mediatica. Ma l’attenzione del Viminale sembra fosse già alta da tempo.

Pubblicità
Officina Inzirillo


La decisione sembra però abbia subìto un’accelerazione dopo che l’attuale sindaco Giardina, durante un’intervista rilasciata a Massimo Giletti, aveva confermato di aver partecipato nel 2006 alla tumulazione del boss mafioso don Cola. All’epoca Giardina, che ieri ha smentito la sua presenza ai funerali, ricopriva la carica di assessore. «Sono contento che il ministro dell’Interno avrebbe deciso di inviare degli ispettori antimafia al comune, – fa sapere il sindaco -. Finora a me però non è stato notificato nulla. Sarò ben lieto di spalancare le porte del municipio e mettere loro a disposizione tutto il materiale necessario alle verifiche, perché oggi ancor di più credo nelle istituzioni. Mi auguro che finalmente si faccia chiarezza su tutta questa vicenda».

Nella piazza di Mezzojuso lo scorso 12 maggio si tennero quattro ore di diretta Tv del programma di La7 “Non è l’Arena”. Una puntata interamente dedicata alla vicenda delle sorelle Napoli che da dodici anni denunciano intimidazioni e minacce da parte della mafia dei pascoli. Le sorelle Anna, Ina e Irene sono divenute da 12 anni bersaglio di minacce e intimidazioni da parte dei clan. In particolare alcune mandrie bovine erano state utilizzate per distruggere i seminativi di grano e frumento della loro azienda. Lo scopo è costringere le tre donne a vendere i terreni ereditati dal padre. Da oltre un anno la vicenda è finita anche all’attenzione delle emittenti televisive nazionali, in particolare La 7. E non sono mancate polemiche e tensioni. L’apice si è raggiunto tre settimane fa, durante la diretta fiume di “Non è l’Arena”. Fischi e urla in diretta nazionale durante l’acceso faccia a faccia tra Giardina e Giletti. I due si erano anche affrontati in Tribunale dopo la querela per diffamazione presentata dal primo cittadino nei confronti del conduttore televisivo. Il gip Stefania Gallì del Tribunale di Termini Imerese ha però recentemente deciso per “il non luogo a procedere” sia per Giletti che per l’opinionista Klaus Davi e per Andrea Salerno, direttore di La7.

Nel corso della puntata speciale del 12 maggio è saltata fuori anche la vicenda del funerale del boss: Giardina nel 2006, a detta di Giletti, avrebbe prese parte alle esequie funebri del vecchio capomafia Nicola La Barbera detto «don Cola», padre di Simone, uno dei presunti estorsori delle sorelle Napoli. «Per quanto riguarda le accuse che mi sono state rivolte durante la diretta televisiva – fa sapere in una nota Giardina -, in quel momento fui preso alla sprovvista ed essendo una persona che partecipa a tutti i funerali non seppi rispondere adeguatamente. Ma poi facendo mente locale posso affermare con certezza che nel giorno della tumulazione di don Cola, non ero a Mezzojuso». (*LEAS*)

LEANDRO SALVIA

Giornale di Sicilia



Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari