venerdì, Marzo 29, 2024

Le reazioni dopo lo scioglimento: ricorsi, solidarietà, ma anche condanne

SAN CIPIRELLO. E’ durata appena due anni l’esperienza da sindaco di Vincenzo Geluso, eletto il 12 giugno del 2017 alla guida della lista civica “San Cipirello riparte”. Una coalizione che metteva insieme pezzi del centrodestra e del centrosinistra. E che, dopo la vittoria, incassò il sostegno anche dell’allora assessore regionale Antonello Cracolici . L’esponente del Pd, insieme al suo ormai ex collaboratore Antonio Rubino, fu l’unico deputato presente ai festeggiamenti .

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L’allora quarantaseienne impiegato regionale coronò il “sogno” di diventare sindaco del suo paese, dove da anni occupava la scena politica grazie ai numerosi consensi elettorali costruiti in 10 anni di assessorato, cinque di presidenza del Consiglio comunale e due da consigliere. A dare la notizia dello scioglimento era stato, poco prima della mezzanotte di mercoledì, Vallejatonews.it. “Non scapperemo dal nostro paese – scrive Geluso sulla sua pagina Facebook –. E non sarò il regista occulto come ha fatto qualcuno in due anni dietro una scrivania a scrivere. Rimarrò nel mio paese. Continuerò ad incontrare ogni mattina al bar tanti concittadini solo anche per un caffè”.

Il suo post incassa centinaia di “like” e commenti. Tra questi anche diverse attestazioni di “solidarietà”. Tra i concittadini comuni, spiccano quelle di due parroci e di un ex collaboratore di giustizia . “Faremo tutti i gradi di ricorso – ha dichiarato alla stampa Geluso –. Siamo arrabbiati per questo scioglimento e non ci fermeremo. So di tanti Comuni che dopo anni si è scoperto che non dovevano essere sciolti”.

L’opposizione: “Abbiamo sempre denunciato. Assurda la solidarietà”

Dura invece l’opposizione: “Questo è l’epilogo, per nulla sorprendente ed inatteso, di due anni di gestione della cosa pubblica da parte dell’amministrazione Geluso”. I consiglieri Antonio Crociata, Gaspare Scannaliato e Marianovella Termini stigmatizzano alcune reazioni: “Non condividiamo la solidarietà espressa da alcuni concittadini né il vittimismo di quanti vanno contro e screditano l’operato delle Forze dell’Ordine, del Prefetto, dello Stato. Tutta la Comunità dovrebbe indignarsi – come molti hanno fatto – solo del fatto che l’amministrazione del paese possa essere stata compromessa da ingerenze illecite. Noi, dal canto nostro, abbiamo in questi anni denunciato pubblicamente con interpellanze, quasi mai meritevoli di risposta, la mala gestio e siamo sempre disponibili ad essere sentiti dalla Magistratura per fornire informazioni su quanto è a nostra conoscenza anche in relazione agli anni passati, poiché il malcostume affonda le sue radici in momenti risalenti nel tempo”.

Dura la reazione della senatrice Leone, che però festeggiò la sua elezione con gli amministratori locali

A commentare con la stampa lo scioglimento è anche la senatrice 5 stelle Cinzia Leone, sancipirellese: «Adesso il mio paese inizierà una sorta di pulizia da tutta questa sporcizia da cui è stato circondato in questi anni». Leone nel 2017 era uno dei tre candidati a sindaco, ma un anno dopo festeggiò la sua elezione al Senato in aula consiliare accanto a Geluso e Randazzo, che offrì perfino il buffet. (LEAS)



I festeggiamenti in aula consiliare nell’aprile del 2018

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