venerdì, Marzo 29, 2024

Libera, Comune e Scuola ricordano Di Matteo (le foto)

SAN GIUSEPPE JATO. Una corona di fiori, una mattonella in terracotta ed una rappresentazione teatrale per non dimenticare Giuseppe Di Matteo. Perché “un pezzo per volta si costruisce la memoria”.

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Lo ricorda il titolo scelto in questi anni dal locale presidio di Libera, che ieri, insieme al Comune e all’Istituto comprensivo, ha organizzato una serie di appuntamenti a San Giuseppe Jato. Prima la visita in contrada Giambascio, dove Di Matteo venne tenuto prigioniero e ucciso l’11 gennaio del 1996. Il Giardino della memoria, che sorge nell’ex bunker dei Brusca, si trova però in aperta campagna, nascoste tra le colline. Così, per rendere più visibile il ricordo anche in paese, Libera ed il Comune hanno scelto di ricordare Giuseppe affiggendo una mattonella nella piazza dedicata a Falcone e Borsellino. Da queste parti la chiamano “la villetta”.

E’ il luogo di ritrovo dei giovani. Perché, come recita la scritta sulla ceramica, “da qui si accende il cambiamento”. Alla cerimonia ha preso parte anche il sindaco Rosario Agostaro, che commenta: “Ricordare quello che è successo permette ai giovani di guardare al futuro in modo diverso. E tante cose sono cambiate da allora a San Giuseppe Jato, per fortuna. Ovviamente c’è sempre ancora qualcosa da cambiare”. La mattinata si è conclusa nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo, con la rappresentazione “Non mi piace il buio” di Angelo Sicilia: un’opera dei pupi dedicata a Di Matteo.

“La sua fine terribile – ha ricordato ieri il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – è sprone a proseguire nella battaglia contro la mafia, contro ogni forma di violenza, contro ogni negazione della dignità degli esseri umani e dell’inviolabile diritto alla vita».

Per non dimenticare la miseria
e la crudeltà della mafia: l’atroce racconto di uno dei carnefici.



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