giovedì, Marzo 28, 2024

Molestie in guardia medica: condannato a due anni e 4 mesi un jatino

SAN CIPIRELLO. Condannato a due anni e 4 mesi l’autore delle molestie sessuali in guardia medica. Il diciannovenne di San Giuseppe Jato, G. D. A, ha patteggiato la pena, decisa dal giudice per l’udienza preliminare Daniela Ferarra.

Pubblicità
Marino assicurazioni


L’aggressione era avvenuta l’8 agosto dello scorso anno contro la quarantasettenne medico Antonella Rosselli, impegnata nel servizio notturno di continuità assistenziale. Intorno alle ore 22 e 15 un giovane in maglietta e pantaloncini si presentò al citofono perché lamentava un presunto malore. Una volta dentro l’ambulatorio il ragazzo avrebbe raccontato di un dolore addominale al basso ventre. Poco dopo, mentre veniva riaccompagnato all’uscita, il giovane aveva palpeggiato la donna e tentato di spingerla dentro una stanza.

La pronta reazione del medico e l’arrivo dei paramedici misero in fuga il molestatore, che venne rintracciato 24 ore dopo dai carabinieri della locale stazione. A commentare la condanna, il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato: “Sul rispetto del lavoro dei medici e dei sanitari non molleremo mai la presa. Non si tratta solo di sicurezza ma di riconoscimento del grande valore sociale di una professione che deve essere necessariamente messa al riparo da qualsiasi minaccia perché sia svolta serenamente”.


L’Ordine dei medici e Rosselli si erano costituiti parti civili con l’assistenza degli avvocati Mauro Torti, Valentina Castellucci e Corrado Nicolaci.
“Oggi l’aggressore è libero, ma con una condanna penale di due anni e quattro mesi – ha spiegato il presidente – mitigata solo dall’età inferiore a 21 anni e da una condizionale riconosciuta grazie al trattamento sanitario a cui si è sottoposto volontariamente in fase di indagini perché pentito e consapevole, e che finirà solo alla completa guarigione”.

“Purtroppo ad oggi la costituzione di parte civile è l’unico strumento di difesa che abbiamo – ha proseguito Amato – e più di così non possiamo fare. A giorni ci sarà la prima udienza di un altro procedimento analogo davanti al giudice dell’udienza preliminare. Ma al di là dei singoli casi, il punto è che servono provvedimenti urgenti per garantire sicurezza”. La prossima settimana è previsto un incontro con il ministro della Salute Giulia Grillo. (LEAS)
LEANDRO SALVIA


Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari