venerdì, Marzo 29, 2024

Omicidio Agnello: la dignitosa veglia della madre in strada

“Non dovevano farlo, mio fratello era una persona buona e innocente. E invece lo hanno ammazzato a legnate. Per questo dovranno pagare per quello che hanno fatto”. A parlare è Giovanna una delle sorelle maggiori di Nunzio Agnello, trovato morto sabato mattina all’alba in via IV novembre.

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Il corpo è ancora lì per terra pietosamente nascosto da un telo e dalle divise dei carabinieri, che fanno da scudo per gli sguardi dei curiosi. La vendetta, che trova spazio nelle parole, è solo la collera di gente semplice costretta a fare i conti con un familiare ammazzato di botte. “Nunzio era di animo buono – ci tiene a ricordare la sorella, che adesso accenna un sorriso -, ed era amico e gentile con tutti. Frequentava spesso la chiesa e giovedì era tornato a casa, dopo aver servito durante la messa in onore di Sant’Antonio”. A vegliare il corpo del figlio è Rosa, la mamma di 82 anni. “Ce lo hanno fatto trovare dietro la porta”, racconta. “Nunzio era buono, non dovevano dargli botte”.

Alla mamma hanno dato una sedia e “l’autorizzazione” a stare dentro l’area off-limits delimitata con il nastro bianco e rosso. Il suo dolore è grande, ma dignitoso. Non ci sono urla in via IV novembre, dove i vicini la circondano di affetto e attenzioni. Qui, nel quartiere a valle del centro storico, si conoscono e rispettano un po’ tutti. “Lo avranno portato di notte” raccontano alcuni vicini, che escludono possa trattarsi di una violenza consumata lì per strada. “Non abbiamo sentito né urla né lamenti”, raccontano. Tante le manifestazioni di cordoglio anche sui social, dove in tanti ricordano “la bontà di Nunzio”.

Giovedì pomeriggio il quarantunenne era stato in chiesa per portare in dono il pane. “Quando è tornato – racconta il fratello Giuseppe – ha ricevuto una telefonata ed è uscito. Abbiamo percorso a piedi un tratto di strada insieme”. Da via Pertini, dove abitava, sembra – secondo il racconto del fratello – che la vittima abbia raggiunto via Puleo per incontrare un conoscente. In queste ore i carabinieri stanno raccogliendo indizi e testimonianze utili per fare luce su un delitto tanto efferato quanto inaspettato. (LEAS)



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