giovedì, Aprile 18, 2024

Rinviata l’udienza del Tar sullo scioglimento del Consiglio comunale di San Cipirello

Rinviata l’udienza sul ricorso presentato dagli ex amministratori comunali contro lo scioglimento per mafia del Consiglio comunale di San Cipirello. A chiedere il rinvio al Tar del Lazio erano stati nei giorni scorsi proprio i ricorrenti.

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Il 6 novembre scorso la prima sezione del tribunale romano aveva fissato alla data di oggi la discussione di merito. Lo scorso 20 aprile l’Avvocatura Generale dello Stato, in qualità di “resistente”, ha prodotto una “memoria”. Nove giorni dopo i legali degli ex amministratori ricorrenti hanno chiesto il rinvio dell’udienza. La cui data non è stata però ancora decisa. Il procedimento si svolge col rito abbreviato

Lo scioglimento del Consiglio comunale era stato deciso il 19 giugno scorso, dopo un accesso ispettivo voluto dal prefetto Antonella De Miro. Per quattro mesi sono stati passati al setaccio i documenti e i provvedimenti dell’amministrazione locale per verificare collegamenti diretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso. E tanti sarebbero i punti di contatto. Così da spingere il Consiglio dei Ministri a sciogliere tutti gli organi politici in carica.

A presentare ricorso, tre mesi dopo il provvedimento, sono stati l’ex sindaco Vincenzo Geluso insieme a Giovanni Randazzo, Nicolò Di Lorenzo, Claudio Russo, Maria Grazia Lo Piccolo, Piera Rizzuto, Giuseppe Clesi e Vincenzo Randazzo. Quasi tutta la sua maggioranza dunque, tranne Enza Feroce, che sedeva in Consiglio comunale, e Floriana Russo, che rivestiva invece la doppia carica di consigliere ed assessore. Ad assistere i ricorrenti sono gli avvocati Girolamo Rubino, Rosario De Marco Capizzi e Massimiliano Valenza. (LEAS)



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