“A seguito dell’ulteriore incremento di positività riscontrata negli ultimi giorni – fa sapere la Commissione straordinaria – è stata rinnovata, alle competenti autorità regionali, la richiesta di istituzione della zona rossa per il territorio di San Cipirello”. L’ultimo aggiornamento dei contagi parla di 65 cittadini sancipirellesi risultati positivi al virus.
In attesa della decisioni da parte della Regione, l’amministrazione locale ha disposto, nel frattempo, la chiusura al pubblico del mercato settimanale, del cimitero e degli uffici comunali per i prossimi quindici giorni.
Il comunicato del Comune è stato diffuso oggi tramite la propria pagina Facebook, dove stanno arrivando tante richieste di “chiusura delle scuole”. Una decisione che in Sicilia necessita del parere vincolante dell’Asp. Gli amministratori locali sono chiamati a subordinare eventuali provvedimenti di chiusura al preventivo parere sanitario del competente Dipartimento di prevenzione “sulla base di individuati e descritti parametri tecnico-scientifici”.
Secondo quanto stabilito dagli assessori regionali alla Sanità e Istruzione, Ruggero Razza e Roberto Lagalla, l’ordinanza di chiusura non può solo basarsi sul “mero contagio della positività riscontrata nella popolazione generale”. Così come “non risultano ammissibili provvedimenti generalizzati di chiusura in presenza di singoli o limitati riscontri di positività in individuati siti scolastici”.
Il Tar, in più occasioni, ha infatti sospeso i provvedimenti di chiusura privi del parere dell’Asp. Di qui probabilmente la decisione del vicino comune di San Giuseppe Jato di revocare l’ordinanza che disponeva la chiusura delle scuole. Da domani dunque gli alunni torneranno a fare lezione in presenza. “Le scuole – si legge nella nuova ordinanza – si possono considerare – ambiente protetto”.
Domenica a San Giuseppe Jato è in programma uno screening rivolto a tutta la popolazione: “Dalle ore 10 alle 17 ci sarà il drive-in all’istituto Rodari”, – fa sapere il Nucleo Operativo Valle Jato, che ricorda anche di “portare una penna personale per la compilazione dei moduli”. (LEAS)
