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San Giuseppe Jato. Poche tasse riscosse: la Corte dei Conti bacchetta il Comune

SAN GIUSEPPE JATO. “Bassi tassi di riscossione delle imposte”. La Corte dei Conti bacchetta il Comune. Il richiamo è arrivato nelle scorse settimane da parte della Sezione di controllo della Regione siciliana. A firmare l’ordinanza che chiede al Consiglio comunale jatino misure correttive è il presidente Luciana Savagnone.

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La magistratura contabile, riunita lo scorso novembre, ha passato al setaccio gli esercizi finanziari del 2015 e del 2016. In particolare i debiti fuori bilancio. “Che, qualora le cifre fossero confermante – scrivono dagli uffici di via Notarbartolo -, determinerebbero per l’ente la condizione di deficitarietà strutturale”. Diversi sarebbero infatti i “crediti di dubbia esigibilità”. Nella deliberazione di 22 pagine i magistrati chiedono al Comune di “elaborare strategie di riduzione delle spese e di incremento della percentuale di esazione delle entrate”.

E rilevano come “l’assenza di tali strategie nel corso degli anni ha portato alla crescita dei residui passivi”. Nel documento viene affrontato anche il delicato tema della spesa del personale. “Con riferimento ai lavoratori precari, l’amministrazione dovrà verificare la possibilità legale delle proroghe e delle stabilizzazioni”. La Corte dei conti, che si era riunita prima della stabilizzazione di 67 contrattisti, chiede di “valutare la sostenibilità finanziaria”. Il documento è arrivato in discussione in aula consiliare, alla presenza dei soli consiglieri di maggioranza. L’opposizione era assente. “La situazione non è tranquilla – ha riferito il sindaco Rosario Agostaro – e si stanno cercando le misure per evitare il peggio.

La Corte dei Conti ci raccomanda una sana gestione, che abbiamo già messo in atto. La procedura da eseguire è la riscossione coatta e, anche se impopolare, attuare la procedura del fermo amministrativo e del blocco dei conti correnti”. Si annuncia dunque un giro di vite contro quei cittadini chi finora non hanno versato le imposte comunali. “E’ vero – ha fatto notare Agostaro – che alcuni contribuenti sono nella impossibilità di pagare, ma è anche vero che ci sono i furbetti che si avvalgono dei condoni”.
LEANDRO SALVIA

Giornale di Sicilia del 27/03/2019

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