sabato, Aprile 20, 2024

Sindaco a capo dell’ufficio tecnico: scelta legittima per l’Assessorato Funzione Pubblica

ROCCAMENA. Legittima la scelta del sindaco Tommaso Ciaccio di nominare se stesso a capo dell’ufficio tecnico comunale. A stabilirlo è stato l’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica al termine di un intervento ispettivo.

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A chiederlo erano stati nei mesi scorsi i consiglieri comunali Angelo Moscarelli e Antonino Napoli, che il 19 giungo dello scorso anno presentarono un esposto. La verifica era stata sollecitata anche dal deputato regionale Salvatore Siragusa del Movimento Cinque Stelle. Nell’esito dell’ispezione, comunicato nei giorni scorsi, “non emergono irregolarità addebitabili al sindaco”. Roccamena, infatti, è un Comune al di sotto dei 3 mila abitanti. La norma di riferimento prevede che gli enti locali più piccoli possono adottare disposizioni organizzative in deroga alla norma che regolamenta l’organizzazione delle Amministrazioni pubbliche.

Da qui il via libera per i primi cittadini di attribuirsi la responsabilità degli uffici e di adottare atti anche di natura tecnica gestionale. Devono dimostrare però la mancanza di figure professionali idonee tra i dipendenti ed un risparmio per le casse del Comune. E qui però arriva un richiamo da parte dell’assessorato: “Il contenimento della spesa, derivante dalla decisione del sindaco, deve essere documentato annualmente in sede di approvazione di bilancio di previsione. Ad oggi – si legge nella nota assessoriale – nessuna delibera è stata adottata dall’amministrazione del Comune di Roccamena”.

“Ci adegueremo perché contiamo di approvare a breve il bilancio di previsione”, fa sapere il sindaco, che si dice soddisfatto per l’esito dell’ispezione: “Ho sempre sottolineato la legittima della mia scelta”. L’Ufficio ispettivo dell’assessorato si è pronunciato anche sui tempi di risposta alle interrogazioni consiliari: “il sindaco non ha rispettato il termine dei 30 giorni previsti dalla norma”.

Ad accogliere con disappunto l’esito dell’ispezione è stato il consigliere d’opposizione: Moscarelli: “E’ assurdo con una leggina il sindaco, senza avere titolo di studio e competenze, si sostituisce ad un ingegnere. In ogni caso poteva farlo soltanto con una delibera di giunta, invece lo ha fatto con una determina sindacale”.

L’ex capo dell’Ufficio tecnico Fiorentino annuncia battaglia

“Il procedimento ispettivo avviato dal Dipartimento Regionale alle Autonomie Locali non può ritenersi concluso. Risulta depositata la relazione redatta dall’Ispettore, ma non un provvedimento definitivo dirigenziale”. A sostenerlo in una nota è l’ingegnere Salvatore Fiorentino, l’ex capo del Comune rimosso dal sindaco Tommaso Ciaccio.

A firmare il provvedimento finale che riconosce la legittimità della scelta del primo cittadino è il dirigente del Servizio “Ufficio ispettivo”.

“Dall’esame della relazione – sostiene però Fiorentino, vincitore di concorso per quel ruolo – si è rilevato che tiene conto di alcune informazioni per le quali necessita una integrazione in contraddittorio con il sottoscritto, come da richiesta già formulata. La relazione dell’ispettore, inoltre, non affronta la questione dei criteri di professionalità previsti dalla legge. Ritengo, pertanto, che la questione debba essere esaminata dagli Ordini professionali”.

Il contenzioso sembra dunque destinato ad avere un seguito.
LEANDRO SALVIA

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