sabato, Aprile 20, 2024

Spazzatura gettata nel fiume Jato e per strada: multe da 600 euro

SAN GIUSEPPE JATO. Rifiuti abbandonati nelle periferie o gettati nel fiume: è caccia agli incivili. Quelli multati finora sono una cinquantina, ma i numeri sembrano decisamente destinati a salire. Il comando di polizia municipale ha annunciato che il contrasto al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti non si ferma. E si avvale di telecamere di video-sorveglianza.

Pubblicità
Marino assicurazioni


L’occhio delle videocamere in dotazione ai vigili urbani è entrato più volte in funzione nelle contrade periferiche, ma anche all’interno del centro abitato. E per risalire all’identità dei trasgressori e grazie all’ausilio degli operatori ecologici, i vigili hanno passato al setaccio il contenuto dei sacchi abbandonati per strada. “Così si è arrivati – spiega il comandante Giuseppe Orobello – all’identificazione di alcuni responsabili che si vedranno recapitare una multa da 606 euro”. La spazzatura gettata via racconta –infatti – parecchio di chi l’ha prodotta: abitudini alimentari, affetti, tenore di vita e talvolta vizi. Così, dentro quei sacchi lasciati abusivamente sul ciglio della strada, i vigili urbani hanno trovato tracce utili per elevare sanzioni: quaderni di scuola, bollette o ricette mediche.

Tracce identificative tra i rifiuti

Cinquanta le multe già inviate

Dall’inizio dell’anno ne sono state contestate più di cinquanta. E nelle prossime settimane altre verranno recapitate a cittadini non solo jatini. Tra questi ci sono tanti residenti di altri centri limitrofi. Tra i multati anche i proprietari di un circo acquatico che, dopo aver levato le tende, hanno lasciato pneumatici e attrezzature meccaniche.
A distanza di 5 anni dall’entrata in vigore in paese della raccolta differenziata, infatti, in tanti sono soliti ancora non differenziare la spazzatura e abbandonarla fuori dal perimetro urbano. La multa per chi non rispetta il calendario è 50 euro. Ma la sanzione sale a 600 per chi getta spazzatura per strada o in campagna.

Rifiuti e opere abusive cambiano il percorso del fiume


San Giuseppe Jato lo scorso anno ha raggiunto la media dell’80,5% di raccolta differenziata. Ma evidentemente non tutti la mettono in pratica. Così, per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei sacchi di spazzatura, il comando dei vigili urbani è da tempo impegnato in appositi controlli sulla sp34 e nelle contrade. A rendere ancora più odioso il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti ci sono le conseguenze dannose sull’ambiente e sulla sicurezza dei cittadini. Già, perché i sacchi di spazzatura finiscono anche nel fiume Jato, che dà il nome al comune e a tutta la valle. Il lancio avviene dai ponti. Le conseguenze più gravi si sono registrate durante le piogge delle scorse settimane proprio in contrada Jato dove i rifiuti hanno ostruito uno dei ponti e il fiume di fango ha invaso le strade rendendole impraticabili. Per ore i residenti della zona sono rimasti intrappolati.

Cumuli di rifiuti e detriti in contrada Jato

Dai sopralluoghi dei vigili urbani è emerso però che, oltre ai rifiuti, ad alterare il percorso delle acque piovane sono stati alcuni interventi realizzati nei terreni. “Sono stati modificati gli antichi valloni – ci dice Orobello – ed è stato ostruito il percorso naturale delle acque piovane. Per questo intendiamo creare una task-force intercomunale che coinvolga anche i tecnici della Città metropolitana”. L’obiettivo è individuare i responsabili ed imporre il ripristino dei luoghi. (LEAS-foto leas)
LEANDRO SALVIA

Giornale di Sicilia del 22/09/2019


Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari