mercoledì, Aprile 24, 2024

Tre donne alla guida del Comune di San Cipirello

SAN CIPIRELLO. Si è insediata ieri mattina la Commissione straordinaria che per 18 mesi guiderà il Comune di San Cipirello. A farne parte sono tre donne: il viceprefetto Esther Mammano, il viceprefetto aggiunto Federica Nicolosi e Concetta Maria Musca, funzionaria economico-finanziaria.

Pubblicità
Marino assicurazioni


Lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose è stato deliberato nella tarda serata di mercoledì dal Consiglio dei Ministri. La proposta era firmata dal Ministro dell’interno Matteo Salvini e faceva seguito ad una relazione della Prefettura di Palermo. “Sono emerse – si legge nella nota del Governo- forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che espongono il Consiglio comunale a compromissioni dell’attività amministrativa”. Questa la motivazione sintetica che ha portato all’azzeramento di sindaco, giunta e Consiglio comunale. E già l’indomani il Prefetto Antonella De Miro ha disposto la sospensione degli organi del Comune: è stata ravvisata “la sussistenza dei presupposti di urgente necessità”.

Le funzione di sindaco, giunta e consiglio ai commissari

In attesa che il decreto di scioglimento venga firmato dal Presidente della Repubblica, il prefetto ha dunque sospeso gli organi in carica. Così Vincenzo Geluso, la sua giunta e l’intero Consiglio comunale guidato da Giovanni Randazzo da giovedì non sono più gli amministratori di San Cipirello. La funzione di sindaco passa ai commissari, che la esercitano sia in forma collegiale che singola. Per gli atti di giunta serve la presenza di due membri. Le delibere adottate con i poteri del Consiglio comunale vengono invece approvate dall’intera commissione a maggioranza.
L’accesso ispettivo a San Cipirello aveva preso il via il 20 novembre e, dopo una proroga, si era concluso il 26 marzo. La commissione, inviata dal Prefetto, per quattro mesi aveva passato al setaccio gare d’appalto, affidamenti, incarichi, concessioni edilizie e tributi. Ma anche ordinanze e determine. Ed erano stati inoltre sentiti alcuni dipendenti ed alcuni amministratori comunali.

Dello scioglimento potrebbe interessarsi anche la Procura


L’obiettivo dei controlli era verificare la sussistenza di elementi concreti, univoci e rilevanti su collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso. Collegamenti che evidentemente sembra esserci stati. Ma per conoscere il contenuto della relazione bisognerà attendere qualche giorno. Al decreto di scioglimento vengono, infatti, allegate la proposta del Ministro e la relazione del prefetto. Il Consiglio dei ministri può però disporre di mantenere la riservatezza su parti della proposta o della relazione nei casi in cui lo ritenga strettamente necessario per motivi di indagine. Qualora, infatti, dovessero emergere collegamenti tra singoli amministratori e la mafia, la relazione viene inviata all’autorità giudiziaria per l’applicazione delle misure di prevenzione L’accesso ispettivo nasce, infatti, dal lavoro di indagine dei carabinieri della locale stazione, coordinati dal comando di compagnia di Monreale. Il monitoraggio “antimafia” era iniziato prima della pirotecnica campagna elettorale del 2017. (LEAS)
LEANDRO SALVIA

Giornale di Sicilia del 22/06/2019

Pizza in Piazza


Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari