domenica, Aprile 28, 2024

San Giuseppe Jato: un decesso tra i positivi al Covid. Domani lo screening di massa

I positivi al Covid-19 sono 69 a San Cipirello e 85 a San Giuseppe Jato. Numeri aggiornati rispetto a quelli leggermente più bassi diffusi oggi dall’Asp di Palermo e che però facevano riferimento ai giorni scorsi. Non si conosce invece il dato ufficiale dei ricoverati, che sembrano essere purtroppo in aumento. E a San Giuseppe Jato si è registrato oggi anche il decesso di una signora di 87 anni risultata positiva al Covid-19.

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Prima le pressioni per la “zona rossa”

A preoccupare è stata finora l’incidenza dei contagi registrata tra il 15 ed il 22 febbraio. Quando a San Cipirello si è passati da 34 a 64 casi, a San Giuseppe Jato da 15 a 75 positivi. Tanto da spingere i medici di base a lanciare il grido d’allarme. Ma sulla decisione di far diventare “zona rossa” i due comuni della valle Jato potrebbero avere influito non poco le tante insistenze per chiudere le scuole locali. Pressioni che una settimana fa avevano portato il commissario del Comune di San Giuseppe Jato ad emettere un’ordinanza, poi revocata lunedì. Nel frattempo però era scattata la “psicosi contagi” anche nella vicina San Cipirello. Dove tanti genitori e qualche insegnante avevano chiesto alla Commissione straordinaria un’analoga chiusura delle scuole. Eppure lo screening effettuato una settimana prima nei plessi scolastici di San Giuseppe Jato aveva rilevato due soli casi su 457 test antigenici rapidi. E nelle scuole sancipirellesi, dopo gli 11 casi scoperti il 2 febbraio, la situazione sembrava tornata alla normalità.

Adesso lo scetticismo e le critiche

Così c’è adesso chi nei due paesi giudica esagerato il provvedimento di Musumeci. Per il comitato “Rinasci S. G. Jato” la richiesta al presidente della Regione “è stato un eccesso di responsabilità da parte dell’ Asp e dei Commissari dei due Comuni”. “I numeri non sono così allarmanti e – scrive il comitato jatino – Musumeci ha messo in serie difficoltà le diverse attività produttive, economiche e sociali del nostro territorio”.
A lamentare i ritardi nelle diffusione dei dati ufficiali dei contagi è invece l’avvocato Maurizio Costanza, che ieri ha inviato una “richiesta di accesso civica” all’Asp. “Subiamo questa tristissima condizione – scrive- ma non conosciamo alcun dato ufficiale circa i numeri dei contagi in atto a San Giuseppe Jato e San Cipirello”.

Domani lo screening in via dello Stadio

Intanto domattina dalle ore 10 è previsto lo screening di massa per jatini e sancipirellesi. Gli stand dei medici dell’Usca troveranno posto in via dello Stadio, davanti la scuola per l’Infanzia “Rodari”. Fino alle 17 sarà possibile sottoporsi gratuitamente al test antigenico col metodo del “drive-in”. E da entrambe le amministrazioni comunali parte l’appello dei commissari a “sottoporsi responsabilmente al test”. “L’individuazione degli attuali focolai e il tracciamento dei contatti stretti – fanno sapere le commissarie di San Cipirello – è una delle condizioni necessarie per uscire dalla zona rossa”. Stesso appello anche da parte del commissario del comune jatino Salvatore Graziano e da parte dei comitati civici “Rinasce S.G. Jato” e “Rialziamoci – San Cipirello”. Quest’ultimo in una nota ha voluto esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal corpo di polizia municipale, dalle forze dell’ordine e dalla protezione civile impegnati a presidiare il territorio. (LEAS)


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