sabato, Aprile 27, 2024

Il familismo e gli insulti di Natale

Su Vallejatonews scriviamo di cronaca da oltre 20 anni. Lo facciamo per un territorio non sempre facile. Dove non mancano spunti per storie talvolta “pesanti”, altre volte più “leggere”, ma non superficiali. Cerchiamo sempre, quando è possibile, di approfondire nell’interesse di chi ci legge e ci sostiene. E lo facciamo anche per quelli che ci leggono, ma non ci sostengono. Anzi ci contestano. Lo facciamo perché l’informazione è utile a tutti, anche a quelli che non la vogliono sentire.

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Ci ha colpito pertanto in queste ore la reazione registrata a margine di un articolo in cui raccontavamo di soldi pubblici spesi per iniziative che hanno mostrato, a nostro avviso, limiti di partecipazione e di coinvolgimento della popolazione locale. Eventi per i quali era stata chiamata a occuparsene, con un affidamento diretto, un’associazione palermitana vicina alla politica regionale. La stessa politica che, nei mesi scorsi, aveva presenziato alcuni incontri elettorali a San Giuseppe Jato. In tutto 15 mila euro racimolati nelle pieghe di un bilancio comunale che deve fare i conti con la restituzione di oltre 3 milioni di euro spesi, in passato, per progettare e mettere in cantiere una piscina mai completata.

15 mila euro da usare non per allestire il villaggio di Natale. La cui realizzazione è stata invece resa possibile con 3 mlia euro affidati alla Pro Loco e grazie alla generosa e gratuita presenza di associazioni locali, tra cui gli scout. I 15 mila euro servivano invece per “lo svolgimento del servizio di realizzazione eventi e per “la promozione pubblicitaria”. Attività che, che a leggere gli atti comunali, avrebbe dovuto “aggregare l’intera comunità” e “richiamare turisti”. Qualcosa però è andato storto e l’articolo ne ha dato prova.

Le reazioni sdegnate dei familiari dei politici

Nel pezzo citavamo anche l’esclusione dall’evento di un movimento giovanile locale, tanto caro alla Commissione straordinaria, quanto inviso alla neo eletta amministrazione comunale. Che avrebbe potuto chiarire, replicare o smentire. Invece sembra abbia preferito sguinzagliare le famiglie sui social. E così a inondare la pagina di Vallejatonews sono state le reazioni sdegnate delle figlie e della nipote dell’assessore allo Spettacolo. Così come della figlia del sindaco e perfino del genero “forestiero”, che nel giorno di Natale ci ha regalato qualche insulto. Così come ha fatto un utente che ha usato un profilo falso. Più moderato è stato invece il padre di un consigliere comunale. Perché qui non parliamo di adolescenti alle prese con comportamenti aggressivi on-line. Ma di adulti che hanno dato istintiva prova di familismo: quell’atavico legame di solidarietà tra parenti che travalica gli interessi della collettività.



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