domenica, Aprile 28, 2024

A San Giuseppe Jato l’aliquota Imu resta al massimo

SAN GIUSEPPE JATO. L’aliquota Imu sulle seconde case resta al massimo. Anche quest’anno, così come avvenne lo scorso anno durante la gestione commissariale del Comune, i proprietari dei fabbricati si vedranno applicare l’1,06. A deciderlo è stato due sere fa il Consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza. L’opposizione ha invece votato contro. “In campagna elettorale avevate promesso esenzioni e premialità. Invece lasciate al massimo l’aliquota”, ha contestato in aula la consigliera di minoranza Maria Luisa Vaccaro. A rispondere è stato l’assessore al Bilancio Francesco Dorancricchia: “Nel 2023 si è registrato un aumento dell’evasione da parte dei contribuenti e quindi un minore gettito che ci ha costretti a rinviare quanto avevamo promesso”.

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A dare fuoco alle polveri è però il consigliere Alessandro Costanza, che dai banchi dell’opposizione attacca: “Si applica il massimo dell’aliquota per restituire dei soldi spesi per l’opera incompiuta del palazzetto dello sport, voluta da Giuseppe Siviglia e sulla quale chiediamo che venga istituita una commissione d’inchiesta”. Il riferimento è al debito fuori bilancio di 3 milioni e 145 mila euro che il Comune dovrà restituire all’Agenzia delle Entrate in 14 anni.

Lo scorso anno la Commissione straordinaria motivò, infatti, l’aumento dell’aliquota con l’esigenza di risanare lo squilibrio strutturale dovuto alla revoca dell’intero contributo statale: 6 milioni e 150 mila euro. Metà dei quali non spesi e già restituiti. L’altra metà della somma venne invece utilizzata per incarichi di progettazione, sbancamenti, palificate e l’ossatura di un’opera dichiarata non collaudabile.

“Mi si accusa di colpe che non ho o di avere portato un contributo statale”, ha detto Siviglia, che ha annunciato l’intenzione di querelare Costanza “così – ha sottolineato – si dà una calmata”. “Quando nel 2012 terminò il mio precedente mandato – ricorda il sindaco – i lavori erano in corso. Bisognerebbe semmai capire cosa è successo dopo. Ma non serve una commissione d’inchiesta perché c’è già un’indagine della Corte dei conti. Evidentemente il palazzetto non si doveva fare e non si farà”. (LEAS)
LEANDRO SALVIA



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