sabato, Aprile 27, 2024

Anziana maltrattata a S. Giuseppe Jato: operatrice torna libera

Il riesame ha accolto la richiesta degli avvocati difensori Dimitri Di Giorgio e Maurilio Panci. Giuseppina Barone si era scusata del gesto davanti al Gip.

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Sono stati revocati dunque gli arresti domiciliari per una delle due operatrici della Casa di riposo Boccone del povero “Beato Giacomo Cusmano” . Ad annullare l’ordinanza è stato il Tribunale del riesame.

Durante l’interrogatorio di garanzia Barone aveva ammesso di aver tirato per i capelli l’anziana ospite della struttura. Ma si era detta “dispiaciuta” per aver reagito in quel modo davanti alle presunte resistenze dell’anziana durate le attività di assistenza igienica. L’operatrice di San Cipirello da oltre 20 anni lavora presso la struttura gestita dalle suore. Era finita ai domiciliari insieme ad una collega di San Giuseppe Jato, Francesca Spica.

Gli arresti scattarono il 5 novembre, dopo un’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Monreale. A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia dei familiari dell’anziana. La presenza di lividi sul corpo della donna avevano insospettito i pareti. Di qui le intercettazioni e le telecamere nascoste, che confermano i sospetti sui presunti maltrattamenti.

Il Gip nell’ordinanza di arresto parlò di sfoghi di cattiveria e disprezzo. La tesi degli avvocati difensori è invece che non si è trattato di maltrattamenti. Reato che si presuppone la ripetitività nel tempo di percosse e vessazioni. Ma di un singolo episodio.

Per l’altra operatrice, Francesca Spica di 60 anni, il riesame è previsto nei prossimi giorni. E’ atteso inoltre anche l’incidente probatorio.

Fonte Giornale di Sicilia


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