CAMPOREALE. In fiamme un fienile in contrada Mandrianuova. Il rogo, di sospetta origine dolosa, è divampato lunedì mattina alle ore 6. In fumo sono andate 25 rotoballe di fieno. Nonostante nella zona si fossero abbattuti per tutta la notte dei forti acquazzoni. Tanto che il mezzo dei vigili del fuoco, un’autopompa serbatoio, ha avuto non pochi problemi per raggiungere il fienile annesso ad una stalla di mucche.
Sul posto sono giunti, infatti, i pompieri del distaccamento di Partinico. Che, dopo aver domato le fiamme, sono rimasti impantanati con il loro mezzo nella stradina rurale di accesso non asfaltata. Durante le operazioni di spegnimento su contrada Mandrianuova si è abbattuto, infatti, un acquazzone. E’ stato pertanto necessario l’intervento di alcuni trattori ed escavatori per rimettere in carreggiata il mezzo, che ha rischiato di ribaltarsi.
Le operazioni si sono protratte fino a tarda mattinata. I vigili del fuoco nel frattempo hanno messo in sicurezza le mucche presenti dentro la stalla, un cagnolino e due gattini. Pochi dubbi sulle origini dolose che hanno incendiato il fienile di proprietà di C. A., ex impiegato comunale, oggi in pensione.
La stalla è, infatti, priva di impianto elettrico. E all’alba la temperatura in campagna non superava i 10 gradi. Il fieno incendiato era custodito sotto una tettoia di alluminio adiacente al ricovero degli animali. I vigili del fuoco hanno impedito che le fiamme si propagassero alla stalla. Il fuocvo -infatti- aveva già avvolto le finestre e si stava propagando all’interno. A lanciare l’allarme è stato un altro allevatore che si trovava nella contrada che sorge nei pressi del centro abitato ricostruito dopo il terremoto del Belìce. Non è la prima volta che a Camporeale vengono persi di mira dei fienili.
Era successo in passato ad altri allevatori della zona. E questa estate incendi dolosi erano stati appiccati nelle campagne che circondano il centro abitato. Una decina gli interventi messi in atto dai vigili del fuoco dei distaccamenti di Palermo, Corleone e Partinico. In alcuni casi è stato necessario l’intervento dei canadair. (LEAS)
LEANDRO SALVIA
