SAN CIPIRELLO. Un’opera di street art per raccontare storia e natura della valle dello Jato. A eseguire il murale è stato l’artista Salvo Ligama, che l’ha realizzato su uno degli immobili di corso Trento che si affacciano su piazza Vittorio Veneto. La pittura, che raffigura una menade con fiori di mandorlo, è stata finanziata dal Comune su proposta della concittadina Antonella Zito, nell’ambito della cosiddetta “Democrazia partecipata”.
“La mia idea – racconta la costumista Zito – è nata quando ho visto un’opera di Ligama durante uno dei miei viaggi e ho pensato che il suo stile fosse perfetto per il nostro paese”. Ad accogliere l’idea è stata l’amministrazione comunale che ha stanziato 1600 euro. L’intervento è stato così affidato all’estro dell’artista di Caltagirone, celebre per le sue opere murali che prendono forma da immagini digitalizzate.
Sindaco e assessore plaudono all’iniziativa
“I lavori di Ligama – spiega Zito – testimoniano la sua passione per i ruderi e per quei luoghi del passato a cui l’artista regala un tempo nuovo. Il colore viene, infatti, creato partendo da un algoritmo che traduce sequenze sonore”. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Vito Cannella e dall’assessore al Turismo, Vincenzo La Milia, che ha voluto ringraziare l’impresa “Vito D’Anna” per il supporto logistico durante i lavori.
Il titolo scelto da Ligama per l’opera di San Cipirello è “Fillide sono tornato”. Il riferimento è al mito greco della principessa di Tracia trasformata in albero di mandorlo. Nel murale, grande nove metri per quattro, oltre ai fiori bianchi che ispirano il racconto, è ben visibile una delle due statue di menadi che, con funzione di cariatide, ornavano l’antico teatro greco di monte Iato. Ritrovate durante gli scavi degli anni Settanta, si trovano adesso custodite all’antiquarium delle case d’Alia. (*LEAS*)
Giornale di Sicilia del 04/02/2024
