SAN CIPIRELLO. E’ stata eseguita ieri all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpo di Nunzio Agnello.
Il quarantunenne era stato ritrovato morto sabato mattina all’alba in via IV novembre, davanti un immobile di proprietà della famiglia Agnello. Il corpo presentava lesioni alla fronte, al volto e alle braccia, compatibili con delle percosse ricevute. Ma per gli esiti delle analisi necroscopiche, disposte dalla Procura di Palermo, bisognerà attendere. Sembrano comunque pochi i dubbi sulla matrice violenta del decesso: l’ipotesi più accreditata fin dall’inizio è che l’uomo sia stato malmenato. Rimangono da chiarire però le cause e il nome dell’omicida. Che potrebbero essere anche più di uno. Le indagini, coordinate dal Pm, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Monreale.
Diverse le piste: affari?
Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste e sono stati sentiti i familiari, ma anche alcune persone “in affari” con Agnello. Il quarantunenne disabile, che percepiva una pensione da 280 euro per invalidità psichica, risulta –infatti- da due anni titolare di una impresa edile. Sembra che Nunzio, conosciuto in paese col nome di Marzio, fosse un prestanome. Dietro di lui ci sarebbero volti noti alle forze dell’ordine per precedenti nel settore delle truffe. E due settimane prima del decesso l’uomo era stato fermato dalla polizia proprio per una presunta truffa: insieme ad un familiare ed un socio occulto residente a Partinico, stavano chiedendo un finanziamento.
Ipotesi litigio?
L’altra pista su cui si muovono le indagini è legata invece alla sua sfera privata e alle frequentazioni sentimentali. Il fratello Giuseppe ha riferito, infatti, che giovedì sera, giorno della scomparsa, la vittima aveva ricevuto una telefonata e si era allontanato a piedi per un appuntamento con un amico. L’orientamento sessuale di Nunzio non era mai stato un segreto. La morte potrebbe essere la conseguenza di una lite violenta. Rimane però il mistero di quel corpo lasciato su un marciapiede dietro un muretto. Chi lo ha abbandonato ha corso il rischio di essere visto. Per questo i carabinieri della scientifica hanno a lungo ispezionato anche l’interno della palazzina di via IV novembre in cerca di possibili tracce ematiche o di colluttazione. L’immobile è tutt’ora posto sotto sequestro.
Presunti contrasti familiari?
Dopo la notizia del ritrovamento, in paese alcune voci riferiscono anche di qualche contrasto familiare. Una terza pista su cui indagano gli inquirenti, che hanno sentito a lungo i familiari. A cui ieri sera è stata restituita la salma. I funerali saranno celebrati oggi in chiesa madre a San Cipirello. In paese è stata organizzata una raccolta fondi per pagare i costi delle esequie funebri. A promuoverla, su richiesta della famiglia, è stato l’ex presidente del Consiglio comunale Nicola Barone.
Leandro Salvia
Giornale di Sicilia
