domenica, Aprile 28, 2024

Riscossione tasse: è scontro tra maggioranza e opposizione

SAN GIUSEPPE JATO. Si accende il dibattito politico in paese dopo il richiamo della Corte dei Conti. Nelle scorse settimane la Sezione di controllo della Regione siciliana ha inviato un’ordinanza che chiede al Consiglio comunale jatino misure correttive.

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Tra le criticità sollevata dai magistrati contabili ci sono “i bassi tassi di riscossione delle imposte”. Il richiamo riguarda gli esercizi finanziari del 2015 e 2016, quando amministrava la giunta guidata da Davide Licari. “Le misure correttive – fa sapere il sindaco Rosario Agostaro – sono già state messe in atto dal primo giorno del mio mandato e abbiamo sempre approvato i bilanci in tempo. Stiamo amministrando in maniera oculata ed abbiamo, in due anni, pagato 810 mila euro di debiti fuori bilancio della passata gestione amministrativa. E ci siamo riusciti grazie ai tagli e alle economie fatte”. Il primo cittadino sottolinea come in paese non siano aumentate quest’anno né la Tari né l’Imu”. Critiche giungono però dall’opposizione, assente il giorno in cui la richiesta di correttivi arrivò in Consiglio. Per il consigliere Romina Lupo: “Non c’è il superamento delle criticità sollevate dalla Corte dei Conti e l’amministrazione non fa nulla per far pagare la gente”.

Il Comune ha già annunciato che, per riscuotere le imposte e contrastare l’evasione, intende attuare la procedura del fermo amministrativo e del blocco dei conti correnti. Un giro di vite criticato dall’ex sindaco Giuseppe Siviglia, che due anni fa fu uno dei competitori della campagna elettorale: “Sono misure coercitive che colpiscono chi veramente non può pagare le tasse. Chi amministra – commenta Siviglia – dovrebbe avere invece un progetto di sviluppo economico del territorio, che oggi manca. Per questo dovrebbero dimettersi”.

LEANDRO SALVIA (Giornale di Sicilia del 2 aprile 2019



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