domenica, Aprile 28, 2024

Studenti sancipirellesi e jatini incontrano le coop di Libera Terra

Hanno il sapore della libertà e del riscatto i prodotti con cui hanno fatto merenda nei giorni scorsi gli alunni dell’Istituto comprensivo “San Giuseppe Jato – San Cipirello”. Gli ingredienti provengono dai terreni confiscati alla mafia. Gli stessi su cui lavorano i giovani delle cooperative di Libera Terra, che hanno incontrato nove classi della seconda media. Il primo appuntamento con i soci della “Placido Rizzotto” si è tenuto mercoledì a San Giuseppe Jato, nell’aula magna dell’Istituto “Riccobono”. Ieri invece a incontrare gli studenti del plesso “Caronia” di San Cipirello sono stati i soci della “Pio La Torre”.

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“L’obiettivo – spiega Francesco Citarda, presidente della coop “Placido Rizzotto”  è portare la nostra testimonianza di cooperatori sociali impegnati nella valorizzazione dei beni confiscati che insistono nel territorio dell’Alto Belice Corleonese. Una testimonianza di impegno, coerente con i valori di Libera e nel solco della cooperazione, che ha ridato valore e dignità a beni confiscati alla mafia. Abbiamo raccontato agli studenti il valore del fare agricoltura biologica e di qualità, per promuovere il territorio in chiave positiva”.

“Entrambi gli incontri – fanno sapere gli organizzatori – si sono conclusi con una merenda a base di frollini biologici per far gustare agli studenti uno dei frutti del lavoro delle cooperative realizzati grazie all’impegno del Consorzio Libera Terra Mediterraneo”. 

L’iniziativa nelle scuole, che interesserà anche gli altri comuni del Consorzio Sviluppo e Legalità, si avvalgono del supporto dei volontari del Servizio Civile di Legacoop Sicilia affidati alla “Placido Rizzotto”.


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