PIANA DEGLI ALBANESI. Continua il braccio di ferro tra ex operai dell’Ato e la “Cogesi” di San Giuseppe Jato. Ieri mattina la ditta che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti ha sostituito i lavoratori che il giorno prima avevano incrociato le braccia per protesta.
Le pesanti accuse di operai e sindacati
“I lavoratori – spiega la Cgil – si sono rifiutati di utilizzare i mezzi perché ai conducenti non viene fornita copia della carta di circolazione e della copertura assicurativa”. Il sindacato ha denunciato alcune presunte irregolarità nella gestione dei lavoratori e del servizio: “infortuni sul lavoro non denunciati, mancata pulizia dell’isola ecologica e mancato pagamento degli assegni familiari”. A cui si aggiungono tre mesi di ritardo negli stipendi.
La replica: “Ostruzionismo e accuse infondate”
La ditta, che ha presentato una querela contro uno degli operai per presunte minacce e per diffamazione, replica: “Da quando abbiamo vinto la gara otto mesi fa – racconta il responsabile tecnico Stefano Lo Greco – abbiamo subito ostruzionismo da parte degli operai, a cui compete la pulizia del centro di raccolta. I nostri mezzi sono in regola, come hanno potuto verificare i carabinieri. E gli assegni familiari sono stati inseriti in busta paga a tutti lavoratori che hanno compilato il modello”. Il ritardo degli stipendi sarebbe invece legato al mancato pagamento da parte del Comune. Ma tra le accuse mosse alla ditta c’è anche la vicenda dei tre infortuni sul lavoro. “In due casi – spiega Lo Greco – abbiamo aperto le denunce perché c’erano i relativi referti del pronto soccorso. In un terzo caso invece mancava. E non è stato dunque possibile aprire l’infortunio”.
A schierarsi al fianco dei lavoratori sono stati ieri mattina il presidente del Consiglio comunale Alberto Petta, il consigliere Giovanna Brancaccio e l’ex candidato a sindaco Vincenzo Petta. (LEAS)
Giornale di Sicilia del 05/05/2019
