sabato, Aprile 27, 2024

A San Giuseppe Jato il ricordo di Giuseppe Di Matteo diventa una “festa”

SAN GIUSEPPE JATO. «L’uccisone di Giuseppe Di Matteo è la sintesi dell’orrore, il simbolo del male assoluto». A dirlo è stato ieri il Prefetto di Palermo, Massimo Mariani. L’occasione è stata la cerimonia di commemorazione organizzata nell’aula “Pio La Torre” dal Comune di San Giuseppe Jato in collaborazione con l’associazione “Parlamento internazionale della legalità”.

Pubblicità
Marino assicurazioni


Tante le autorità presenti nel 28° anniversario dell’uccisione del quindicenne che venne tenuto prigioniero e poi strangolato dai mafiosi nelle campagne jatine di contrada Giambascio. «Da allora – ha detto il sindaco Giuseppe Siviglia – le coscienze dei cittadini si sono risvegliate perché si sono resi conto che non si deve stare nella zona grigia». In platea, in prima fila, c’era la mamma di Giuseppe, Franca Castellese, accompagnata dal figlio Nicola. “Il bene trionfa sempre su male”, ha detto il parroco, don Filippo Lupo.

Tante le presenze nell’aula “Pio La Torre”

A rappresentare il governo regionale c’era l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo: «Quell’efferato delitto ha mostrato chiaramente tutta la crudeltà e l’immoralità dei fantomatici “uomini d’onore”. Perché – ha dichiarato Tamajo – non c’è proprio nulla di onorevole nell’essere mafiosi». L’assessore di Forza Italia ha anche voluto sottolineare la sua vicinanza al primo cittadino jatino Siviglia: «E’ un sindaco che ho scelto io e che sono certo saprà contrastare questo fenomeno criminale, contro il quale servono occasioni di sviluppo».

A sottolineare la folta presenza di pubblico è stato invece il questore di Palermo, Vito Calvino: «È un fatto concreto di speranza che il sacrificio può essere servito a far crescere la società civile». Dello stesso avviso sono sia il comandante provinciale dei carabinieri, Luciano Magnini, che ha detto: «Trent’anni fa probabilmente a una iniziativa del genere non avrebbe partecipato nessuno». E il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Domenico Napolitano: «Mi fa piacere – ha sottolineato – vedere tanta gente e soprattutto dei bambini».

L’inaugurazione del Parco urbano sotto la pioggia

In platea ci sono, infatti, insieme a tanti amministratori comunali del comprensorio, anche gli studenti del locale istituto comprensivo. Gli stessi che lo scorso anno furono premiati al concorso “Libertà di stampa e legalità” per aver realizzato un cortometraggio dedicato al Parco urbano Di Matteo. L’opera, voluto lo scorso anno dalla Commissione straordinaria e finanziato con 864 mila euro del Ministero dell’Interno, sorge su un terreno confiscato alla mafia. All’interno del parco sono stati piantumati 262 alberi ed è stata realizzata un’area giochi.

La pioggia incessante di ieri mattina ha però costretto a modificare il programma della giornata, che prevedeva la cerimonia di inaugurazione. Il maltempo ha invece prolungato l’incontro organizzato nell’aula “Pio La Torre”, dove la giornata in cui si ricorda uno dei più atroci delitti di mafia si è trasformata in una festa con battimani al ritmo del can-can di Offenbach.

Tra gli ospiti invitati a esibirsi dall’organizzatore Nicola Mannino c’era infatti il dodicenne violista Samuele Palumbo, vincitore due mesi fa del talent show “Tu si que vales”. Del resto, il sindaco Siviglia, rivolto a Franca Castellese, aveva detto: «Oggi dovrebbe essere una giornata di festa perchè sei la mamma di un eroe, il cui sacrificio non è stato vano».

Un’altra cerimonia al Giardino della memoria con Libera

Più sobria è stata invece la commemorazione organizzata al Giardino della Memoria dal locale presidio di Libera Valle Jato in collaborazione con i promotori del progetto “Nuovo giardino della memoria”. Alla cerimonia, che si è tenuta nell’ex bunker in cui Di Matteo fu tenuto prigioniero e ucciso, ha preso parte anche il sindaco di San Cipirello, Vito Cannella. (LEAS)
Giornale di Sicilia del 12/01/2024

Pizza in Piazza


Altri Articoli interessanti

- Adv -

News Popolari